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Omaggio a san Giuseppe, Patrono della Chiesa Universale

A cura del Centro Studi Federici

      Grassetti, colori, parentesi quadre, sottolineature, corsivi
e quanto scritto nello spazio giallo sono generalmente della Redazione

Il mese di marzo è dedicato a san Giuseppe, Patrono della Chiesa Universale. Il Centro studi Federici lo invoca nella battaglia contro tutti i nemici interni ed esterni della Chiesa.
Sancte Joseph, ora pro nobis
 

 

Festa di S. Giuseppe sposo della SS. Vergine e Patrono della Chiesa
(dal Catechismo Maggiore di san Pio X)
 

 

Perché la Chiesa celebra con speciale solennità la festa di S. Giuseppe?
 

 

La Chiesa celebra con speciale solennità la festa di S. Giuseppe, perché egli é stato uno dei più grandi santi, sposo di Maria Vergine, padre putativo di Gesù Cristo, e fu dichiarato Patrono della Chiesa.
 

 

Che cosa vuol dire: Giuseppe fu padre putativo di Gesù Cristo?
 

 

Le parole: Giuseppe fu padre putativo di Gesù Cristo, voglion dire che egli era comunemente creduto padre di Gesù Cristo, perché adempì verso di lui gli offici paterni.
 

 

Dove dimorava d'ordinario S. Giuseppe?
 

 

S. Giuseppe d'ordinario dimorava in Nazaret, piccola città della Galilea.
 

 

Qual'era la professione di S. Giuseppe?
 

 

S. Giuseppe, benché fosse della stirpe reale di David, era povero e ridotto a guadagnarsi il vitto colla fatica delle sue mani.
 

 

Che cosa c'insegna la povertà della famiglia di Gesù Cristo?
 

 

La povertà della famiglia di Gesù Cristo c'insegna a distaccare il cuore dalle ricchezze e a soffrire volentieri la povertà, se Dio ci vuole in questo stato.
 

 

A qual gloria crediamo noi che Iddio abbia elevato S. Giuseppe nel cielo?
 

 

Noi crediamo che Iddio abbia elevato San Giuseppe ad un'altissima gloria, quanto è stato eminente il suo grado e la sua santità sulla terra.
 

 

Qual'è la protezione di S. Giuseppe verso i suoi devoti?
 

 

La protezione di S. Giuseppe verso i suoi devoti è potentissima, perché non è credibile che Gesù Cristo voglia negare alcuna grazia ad un Santo a cui in terra ha voluto esser soggetto.
 

 

Qual grazia speciale dobbiamo noi sperare dall' intercessione di S. Giuseppe?
 

 

La grazia speciale che noi dobbiamo sperare dall'intercessione di S. Giuseppe è quella di una buona morte, perché egli ebbe la sorte di morire tra le braccia di Gesù e di Maria.
 

 

Che cosa dobbiamo noi fare per meritarci la protezione di S. Giuseppe?
 

 

Per meritarci la protezione di S. Giuseppe noi dobbiamo invocarlo sovente, e imitarlo nelle sue virtù e sopratutto nella sua umiltà e perfetta rassegnazione alla divina volontà, la quale fu sempre la regola delle sue azioni.
 

 

 

 

Decreto Urbi et Orbi di Pio IX:
san Giuseppe Patrono della Chiesa
 

 

       Nella stessa maniera che Dio aveva costituito quel Giuseppe, procreato dal patriarca Giacobbe, soprintendente a tutta la terra d'Egitto, per serbare i frumenti al popolo, così, imminendo la pienezza dei tempi, essendo per mandare sulla terra il suo Figlio Unigenito Salvatore del mondo, scelse un altro Giuseppe, di cui quello era figura, e lo fece Signore e Principe della casa e possessione sua e lo elesse Custode dei precipui suoi tesori.
       Di fatto, egli ebbe in sua sposa l'Immacolata Vergine Maria, dalla quale nacque di Spirito Santo il Signor Nostro Gesù Cristo che presso gli uomini degnossi di essere riputato figlio di Giuseppe, e gli fu soggetto. E Quegli, che tanti re e profeti bramarono vedere, Giuseppe non solo Lo vide, ma con Lui ha dimorato e con paterno affetto L'ha abbracciato e baciato; e per di più ha nutrito accuratissimamente Colui che il popolo fedele avrebbe mangiato come pane disceso dal cielo, per conseguire la vita eterna. Per questa sublime dignità, che Dio conferì a questo fedelissimo suo Servo, la Chiesa ebbe sempre in sommo onore e lodi il Beatissimo Giuseppe, dopo la Vergine Madre di Dio, sua sposa, e il suo intervento implorò nei momenti difficili.
       Ora, poiché in questi tempi tristissimi la stessa Chiesa, da ogni parte attaccata da nemici, è talmente oppressa dai più gravi mali, che uomini empi pensarono avere finalmente le porte dell'inferno prevalso contro di lei, perciò i Venerabili Eccellentissimi Vescovi dell'universo Orbe Cattolico inoltrarono al Sommo Pontefice le loro suppliche e quelle dei fedeli alla loro cura commessi chiedendo che si degnasse di costituire San Giuseppe Patrono della Chiesa Cattolica. Avendo poi nel Sacro Ecumenico Concilio Vaticano [Primo] più insistentemente rinnovato le loro domande e i loro voti, il Santissimo Signor Nostro Pio Papa IX, costernato per la recentissima e luttuosa condizione di cose, per affidare Sé e i fedeli tutti al potentissimo patrocinio del Santo Patriarca Giuseppe, volle soddisfare i voti degli Eccellentissimi Vescovi e solennemente lo dichiarò Patrono della Chiesa Cattolica, ingiungendo che la sua festa, cadente nel 19 di marzo, per l'avanti fosse celebrata con rito doppio di prima classe, senza ottava però, a motivo della Quaresima.
       Egli stesso inoltre ha disposto che tale dichiarazione, a mezzo del presente Decreto della Sacra Congregazione dei Riti, fosse resa di pubblica ragione in questo giorno sacro all'Immacolata Vergine Madre di Dio e Sposa del castissimo Giuseppe.
       Nonostante qualsivoglia cosa in contrario.

Il dì 8 dicembre 1870.
Card. PATRIZI
Prefetto della S. C. dei RR.
Vescovo di Ostia e Velletri

DOMENICO BARTOLINI
Segretario della S. C. dei RR.

 

 

Il Patrocinio di san Giuseppe sulla Chiesa universale
di Mons. Gottardo Scotton

Fonte: Ed. Amicizia Cristiana 2008

 

 

      Pio IX, dopo la breccia di Porta Pia e la drammatica situazione in cui venne a trovarsi la Sede Apostolica, l’8 dicembre 1870 volle mettere la Chiesa sotto la protezione di san Giuseppe. La devozione allo Sposo della Santa Vergine conobbe così un notevole sviluppo: Mons. Giuseppe Marello, fondatore degli Oblati di san Giuseppe di Asti, cogliendo l’aspetto più profondo della decisione di Pio IX, scriveva: “San Giuseppe, insegnaci la via, sorreggici in ogni passo, portaci dove la Provvidenza vuole che arriviamo”. Anche mons. Gottardo Scotton (1845-1916), una delle figure più brillanti del movimento cattolico durante il pontificato di Pio IX, Leone XIII e san Pio X, rese omaggio a san Giuseppe con diversi scritti e con alcune delle sue celebri omelie, che lo resero uno degli oratori più richiesti in molte diocesi della Penisola. Il testo pubblicato si riferisce al panegirico che tenne a Genova nel 1876, sei anni dopo la proclamazione di san Giuseppe a patrono della Chiesa Universale. Come appendice sono stati inseriti dei testi papali ormai rari a trovarsi: il documento di Pio IX e le encicliche che Leone XIII e di Benedetto XV consacrarono “al provvido custode della Divina Famiglia”.
 

 

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